Buonasera,
Mi chiamo Luca, sono un ragazzo di 21 anni di Milano e come molti di noi sta soffrendo molto questa quarantena chiuso in casa.
Ogni giorno è una lotta personale tra ansia, pensieri negativi, infelicità.
Sto cercando di distrarmi in qualsiasi modo, ma niente sembra aiutare.
Sono arrivato al limite della sopportazione e il solo pensiero che possano prolungare la quarantena oltre il 13 aprile mi fa stare molto male.
I primi giorni di quarantena era piacevole stare in casa, avevo bisogno di rilassarmi dal lavoro, ma passati due/tre giorni ho iniziato ad accusarne gli “effetti collaterali”, mi sento solo, abbandonato da tutti, come se nessuno potesse capirmi.
Continuo a pensare di non potercela fare, di non riuscire a resistere.
Normalmente quando mi sentivo così prendevo la macchina e partivo, andavo in Veneto nella casa in montagna, li si che sto bene, sembra un mondo diverso.
Ma purtroppo non è consentito il trasferimento nella seconda casa, neanche se una persona sta male mentalmente e questo mi fa molta rabbia.
Mi fa molta rabbia non potersi spostare nella seconda casa, dove staremmo lo stesso in quarantena, ma in un ambiente diverso, dove è piacevole stare, dove ci fa stare bene.
Vorrei che tutti ne siano consapevoli degli effetti della quarantena, di tutto quello che stanno causando a noi persone fragili.
Tutti noi abbiamo solo il bisogno di evadere.
Grazie per la comprensione.
Buona serata